Intelligenza artificiale e cybersecurity, due temi caldi sul web e non solo.
Ma qual è la relazione tra i due aspetti? Sono nemici o amici?
Ad oggi la risposta è: “entrambi”
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata dai criminali informatici per sfruttare le vulnerabilità, lanciare attacchi ed eluderne il rilevamento. L’intelligenza artificiale può anche creare contenuti falsi, come e-mail di phishing o deepfake, che possono ingannare o manipolare gli utenti.
L’intelligenza artificiale può anche essere utilizzata per automatizzare gli attacchi informatici e aumentarne la velocità e la portata. Ad esempio, l’intelligenza artificiale può generare varianti di malware o condurre attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).
L’intelligenza artificiale può di contro anche porre sfide etiche e legali per la sicurezza informatica, come responsabilità, trasparenza, privacy e diritti umani. Ad esempio, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per la sorveglianza o la censura che possono violare i diritti dell’utente.
Come sempre la tecnologia è uno strumento, una protesi spesso dell’essere umano, sta a quest’ultimo determinarne le finalità.